google8cd57c46c16b77b2.html Frank: 2008

venerdì 14 novembre 2008

Noi che giocavamo a pallone....


Noi che...finivamo in fretta i compiti per andare a giocare a pallone sotto casa.

Noi che...costretti alla regola di "portieri volanti" o " chi si trova para".

Noi che..."portieri volanti" e..."segnare da oltre centrocampo vale?" - Vale...vale tutto!

Noi che...quando si facevano le squadre, se venivamo scelti per primi ci sentivamo davvero i più bravi, i più importanti.

Noi che...l'ultimo che veniva scelto era sicuramente destinato ad andare in porta.

Noi che...avevamo sempre un soprannome passibilmente infamante ma nessuno si offendeva.

Noi che...chi arriva prima a dieci ha vinto.

Noi che...mentre facevamo finta di non sentire il richiamo della mamma quando incombevano le tenebre, c'era sempre qualcuno che diceva: "chi segna l'ultimo vince" incurante del punteggio che magari era in quel momento 32 a 1.

Noi che...abbiamo vissuto con terrore l'epoca delle "Espadrillas" con le quali ai piedi non si poteva giocare a pallone.

Noi che...se avevamo ai piedi le Adidas Tampico ci sentivamo piu' forti di Pelè.

Noi che...invece avevamo ai piedi le Tepa Sport.

Noi che...il pallone di cuoio sapevano come era fatto perché lo vedevamo in Tv esclusivamente ad esagoni bianchi e neri.

Noi che...capivano il senso della seconda maglia quando in Tv bianco e nero mandavano le immagini del derby Milan-Inter.

Noi che...o il SUPER TELE (in mancanza d'altro) o l'ELITE (lo standard) o il TANGO DIRCEU se andava di lusso o nei giorni di festa

Noi che... non potevamo sederci sul pallone altrimenti diventava ovale.

Noi che...il proprietario del pallone giocava sempre anche se era una schiappa e non andava nemmeno in porta.

Noi che...anche senza la traversa non avevamo bisogno della moviola per capire se era goal. "Goal o rigore" metteva sempre tutti d'accordo.

Noi che...al terzo corner è rigore.

Noi che..."rigore seguito da goal è goal".

Noi che..."siete dispari posso giocare?" - "Eh non lo so, il pallone non è mio (nel caso in cui il pretendente fosse uno scarso)!".

Noi che..."mi fate entrare?" - "Si basta che ne trovi un altro sennò siamo dispari".

Noi che...riconoscevamo i calciatori anche se sulla maglietta non c'era scritto il nome.

Noi che..."Una vita da mediano" (Oriali-Ligabue) era già una filosofia di vita.

Noi che...il n° 1 era il portiere, il n°2 ed il n°3 i terzini destro e sinistro, il n° 4 il mediano di spinta, il n° 5 lo stopper, il n° 6 il libero, il n° 7 l' ala destra, il n° 8 una mezzala , il n° 9 il centravanti, il n° 11 l'altra punta possibilmente mancina, il n° 10 la mezzala con la fascia di capitano perchè era inevitabilmente il piu' bravo.

Noi che...perché un giocatore entrasse in nazionale doveva fare una trafila di 2/3 anni ad alto livello.

Noi che...gli stranieri al massimo 2 per squadra e li conoscevamo tutti.

Noi che...dormivamo con le figurine Panini sotto il cuscino.

Noi che...quando aprivamo le bustine intonse pregavamo per non trovare triplone o quadriplone PILONI ; il 2° mitico portiere della Juve che non aveva mai giocato una partita per colpa di ZOFF.

Noi che...avevamo in simpatia Van de Korput per il nome e Bruscolotti perché sembrava più vecchio di nostro padre.

Noi che...il calcio in Tv lo guardavamo solo la Domenica ed il Mercoledì.

Noi che...il sabato mattina eravamo terribilmente stanchi perché la sera prima avevamo visto Cesare Cadeo dopo Premiatissima.

Noi che...la Domenica alle 19,30 vedevamo un tempo di una partita di calcio.

Noi che...vivevamo in attesa di 90° minuto e ci sentivamo protetti dalle figure paterne di Paolo Valenti, Necco da Napoli, Bubba da Genova, Giannini da Firenze, Vasino da Milano, Castellotti da Torino, Pasini da Bologna, Tonino Carino da Ascoli, Stroppa "riporto" da Bari o Lecce.

Noi che...la Stock di Trieste è lieta di presentarvi...papapà... papapà Ameri,scusa Ameri....clamoroso al Cibali" (che nella nostra fantasia era piu' famoso di Catania).

Noi che..."tutta la squadra dell' Internazionale retrocede a protezione dei 16 m" (sempre Ciotti).

Noi che...ci ricordiamo i festeggiamenti del n. 1.000 della Domenica Sportiva.

Noi che...alla DS potevamo vedere i servizi della serie A, i goal della serie B, il Gran Premio, Tennis. Basket e la pallavolo senza doverci sorbire ore di chiacchiere per vedere 4 goal.

Noi che...Galeazzi l'abbiamo visto magro.

Noi che..."il piede proletario di Franco Baresi" (Beppe Viola); "Maradona ha mano cucita sotto il piede sinistro" (Gianni Brera).

Noi che...andavamo all'amica del cuore di quella che ci piaceva e le chiedevamo: "Dici a Maria se si vuole mettere con me?" Il giorno dopo tornava e la risposta era sempre la stessa: "Ha detto che ci deve pensare..."

Noi che...Maria ancora ci stà pensando!

Noi che...agli appuntamenti c'eravamo sempre tutti, anche senza telefonini.

Noi che...oggi viviamo lontani, ma quando usciamo di casa e giriamo l'angolo speriamo sempre di incontrarci con il pallone in una busta di plastica.

Noi che...oggi sorridiamo quando in Tv si inventano i più incredibili sondaggi tipo: "chi è stato il piu' forte giocatore di tutti i tempi: Pelè o Maradona?" senza considerare che di Pelè abbiamo visto sempre gli stessi 4/5 goal.

Noi che...se incontriamo per strada Biscardi vorremmo investirlo.

Voi che...questo giocattolo ce lo avete rotto... brutti bastardi!


Rubato da un sito...

lunedì 13 ottobre 2008

....e per te....




Rivisto il testo da "il Truffa" e Frank sulla base di "Per te" di Lorenzo Cherubini.

Filosofia.

(immagine tratta dall'album 1984 dei Van Halen.)


Un professore di filosofia, in piedi davanti alla sua classe, prese un grosso vasetto di marmellata vuoto e cominciò a riempirlo con dei sassi, di circa tre centimetri di diametro. Una volta fatto chiese agli studenti se il barattolo fosse pieno ed essi risposero di si.
Allora il professore tirò fuori una scatola di piselli, li versò dentro il vasetto e lo scosse delicatamente. Ovviamente i piselli si infilarono nei vuoti lasciati tra i vari sassi. Ancora una volta il professore chiese agli studenti se il vasetto fosse pieno ed essi, ancora una volta, dissero di si.
Allora il professore tirò fuori una scatola piena di sabbia e la versò dentro il vasetto. Ovviamente la sabbia riempì ogni ltro spazio vuoto lasciato e coprì tutto. Ancora una volta il professore chiese agli studenti se il vasetto fosse pieno e questa volta essi risposero di si, senza dubbio alcuno.
Allora il professore tirò fuori, da sotto la scrivania, due lattine di birra le versò completamente dentro il vasetto, inzuppando la sabbia. Gli studenti risero.
Ora, disse il professore non appena svanirono le risate, voglio che capiate che questo vasetto rappresenta la vostra vita.
I sassi sono le cose importanti: la vostra famiglia, i vostri amici, la vostra salute, i vostri figli; le cose per le quali se tutto il resto fosse perso, la vostra vita sarebbe ancora piena.
I piselli sono le altre cose per voi importanti: come il vostro lavoro, la vostra casa, l vostra auto.
La sabbia è tutto il resto........le piccole cose.
Se mettete dentro al vasetto prima la sabbia, continuò il professore, non ci sarebbe spazio per i piselli e i sassi. Lo stesso vale per la vostra vita. Se dedicate tutto il vostro tempo e le votre energie alle piccole cose, non avrete spazio per le cose che per voi sono importanti. Dedicatevi alle cose che vi rendono felici: giocate con i vostri figli, portate il vostro partner al cinema, uscite con gli amici. Ci sarà sempre tempo per lavorare, pulire la casa, lavare l'auto. Prendetevi cura dei sassi per prima cosa; le cose che veramente contano. Fissate le vostre priorità.....il resto è solo sabbia.
Una studentessa allora alzò la mano e chiese al professore cosa rappresentasse la birra. Il professore sorrise."Sono contento che me l'abbia chiesto."
Era giusto per mostrarvi che non importa quanto piena possa essere la vostra vita, perchè c'è sempre spazio per due birre!

Inviata per e-mail da un amico....

martedì 16 settembre 2008

Ninnananna


Agosto 2003.

.... una canzone, un ricordo per tutti quelli che hanno passato l'estate in tenda a Canfier.

Sei giorni sotto pioggia e fulmini. Il profumo del latte, la polenta e il vino.
Ninnananna dei "Modena" è il simbolo di quella splendida settimana.


Il testo:

Camminavo vicino alle rive del fiume
nella brezza fresca
degli ultimi giorni d'inverno
e nell'aria andava una vecchia canzone
e la marea danzava correndo verso il mare.

A volte i viaggiatori si fermano stanchi
e riposano un poco
in compagnia di qualche straniero.
Chissa dove ti addormenterai stasera
e chissà come ascolterai questa canzone.

Forse ti stai cullando al suono di un treno,
inseguendo il ragazzo gitano
con lo zaino sotto il violino
e se sei persa
in qualche fredda terra straniera
ti mando una ninnananna
per sentirti più vicina.

Un giorno, guidati da stelle sicure
ci ritroveremo
in qualche angolo di mondo lontano,
nei bassifondi, tra i musicisti e gli sbandati
o sui sentieri dove corrono le fate.

E prego qualche Dio dei viaggiatori
che tu abbia due soldi in tasca
da spendere stasera
e qualcuno nel letto
per scaldare via l'inverno
e un angelo bianco
seduto alla finestra.

Modena City Ramblers

martedì 15 luglio 2008

Super Danilo

..........abbiamo letto migliaia di fumetti, visto centinaia di films, ascoltato un' invasione di canzoni, ma i Supereroi sono sempre rimasti parte della nostra fantasia. Non esistono! Chi ne ha mai visto uno? Io l'ho visto! Lo conosco! E' SuperDanilo! In apparenza è il classico padre di famiglia, buono, premuroso, taciturno, ma quando va su per le montagne si trasforma, ed acquisisce delle doti straordinarie. In base all'altitudine subisce incrementi d'energia. Con il suo SuperZaino porta l'impossibile!! Ho visto uscire dal SuperZaino, in vetta alla più alta montagna del Canavese, due figlie, tre saccoapelo, tenda, fornello, costinata per trenta persone, il presentatore di Gusto che ci consigliava quale vino saggiare con i vari tipi di carne, Fausta con tutta l'attrezzatura di Radio Gran Paradiso per movimentare la serata, ed in fine, Autogrill per fare colazione dopo la discoteca.

Ad un certo punto non si mette a piovere. Normale, siamo a 2400m. Ci può stare un temporalino...
...nessun problema!! Visto che a SuperDanilo non piace la disco music, con un pacchetto di stecchi per gli spiedini ed un coltellino Opinel (con inciso sopra: Grazie a Danilo abbiamo imparato a fare i coltelli. Firmato, Francois Opinel) , mentre noi ci divertivamo, ha costruito una baita con sauna all'aperto e ragazzetta semivestita per i massaggi.

Fantastico amici……….senza parole…..

Così un'altra notte di festa in punta alla Quinzeina è andata a buon fine, ma sempre sotto l’occhio vigile di ......

SuperDanilo.


lunedì 7 luglio 2008

Il regalo più importante.....


Lettera a Fabrizio.

La montagna è sempre stata nel sangue dei Brogliatto Mossina, ne prova il fatto che alcuni tuoi parenti non lasciano mai casa senza in tasca una foto della Quinzeina.
Spero che in te cresca la stessa passione, senza eccedere ………

In questa scatola non ci sono solo oggetti, ma ti regalo libertà, avventura e natura.
Cose che non troverai mai qua dentro, ma che non mancheranno negli anni avvenire.
Devi solo cercare…… provo a darti uno spunto…….

Desidero anche io dei regali da te: devi essere un buon figlio, un fratello premuroso, e devi soprattutto divertirti.

Non risparmiare mai energie, e cerca di ottenere il meglio dalla vita, perché tutti gli obbiettivi mancati da giovane saranno più difficili da raggiungere col passare degli anni………

Il miglior modo di amare Dio è amare molte cose (Vincent Van Gogh), puoi incominciare con le Sue montagne…